Come il Ganoderma cura i nostri pets
Gli animali che vivono allo stato brado conoscono e praticano da sempre la fitoterapia. Anche gli animali domestici, quando ne hanno l'opportunità, effettuano una sorta di "automedicazione" facendo ricorso a ciò che la natura offre loro. Un esempio è dato dalla ben nota "erba dei gatti" che i nostri amici felini ingeriscono per poter espellere, vomitandoli,i peli ingoiati o come purgante.
In questi ultimi anni un numero sempre maggiore di veterinari utilizza con ottimi risultati i rimedi fitoterapici. Questo tipo di terapia consente di trattare diversi tipi di patologie quali disturbi dell'apparato respiratorio, problematiche osteo-muscolari e dell'apparato locomotore, vari tipi di intolleranze e allergie alimentari.
I trattamenti fitoterapici possono, inoltre, essere applicati per il mantenimento del buono stato di salute degli animali, ad esempio contribuendo al rafforzamento delle difese immunitarie. È possibile attuare in questo modo una sorta di prevenzione contro l'insorgenza di alcune malattie.
Gli approfonditi studi che vengono condotti in tutto il mondo, in particolare Giappone, Germania, Usa, Cina hanno evidenziato il fondamentale ruolo che i funghi medicinali hanno per la medicina e questa branca della fitoterapia ha ormai una suo ben definito ambito di applicazioni che vanno dalla modulazione del sistema immunitario all’azione prebiotica e antiossidante, dalla protezione dell’apparato cardiovascolare al controllo del diabete e all’attività antitumorale.
Molti fattori influiscono sullo sviluppo dei tumori nel cane e nel gatto e non sempre sono presi seriamente in considerazione tra questi vi sono:
- gli effetti da sostanze tossiche presenti nell’ambiente
- gli additivi contenuti negli alimenti
- il sovraccarico degli organi emuntori
- lo squilibrio delle funzioni immunitarie
- lo stress
- conflitti psichici.
Un eccellente supporto per una terapia globale è l’assunzione di funghi terapici grazie alle loro straordinarie capacità di detossificazione e di immunomodulazione. In commercio ormai da tempo vengono proposti funghi terapici ma bisogna stare molto attenti sulla qualità e l'origine di questi funghi, infatti è fondamentale che provengano da coltivazioni biologiche.
I funghi terapici come adattogeni
Le sostanze adattogene effettuano un ottimo lavoro nel ripristino dell’equilibrio immunologico. Il termine adattogeno è stato concepito dal medico russo NV Lazarev, intendendo tutte quelle sostanze che provvedono al sostentamento e mantenimento di un buon stato di salute e resistenza fisica, anche in situazioni di stress psico-fisico fino nella vecchiaia. Nella sua definizione, un adattogeno deve avere le seguenti caratteristiche:
- Non deve dare all’organismo alcuno stress organico supplementare
- Deve consentire un migliore adattamento organico all’ inquinamento ambientale (l’assunzione di funghi terapeutici sostiene le funzioni fisiologiche dei sistemi nervoso, endocrino ed immunitario, da cui partono principalmente i meccanismi di adattamento)
- Devono avere un effetto immunomodulante per prevenire sia una reazione eccessiva del sistema immunitario.